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Parte I°: passando da San Pietroburgo

E SI! Si viaggia in Russia!

Giorno 1: Partenza e arrivo a San Pietroburgo

Quindi siamo arrivati a San Pietroburgo verso le 7 di sera (come siamo arrivati è un mistero!)

La città ci ha accolto con uno sguardo imbronciato di nuvole, ma poi ci ha sorriso con un bell’arcobaleno.

Sistemati in un simpatico alberghetto nella posizione centrale siamo corsi a mangiare. Tanti ristoranti italiani e europei ci tiravano da ogni parte, ma la nostra curiosità ci ha portato in uno dei molteplici ristorantini georgiani, che non ci ha deluso minimamente!

Contenti e riposati (verso la mezzanotte!) abbiamo cominciato a conoscere la città..

Fatto qualche chilometro lungo i canali larghissimi, scintillanti di riflessi degli splenditi palazzi illuminati abbiamo visto diverse chiese, edifici e ville storiche, che anche di notte non perdono il proprio fascino. Praticamente puoi andare in qualsiasi direzione e ci sarà sempre qualcosa da vedere e da ammirare.

Alle 2 di notte la città era ancora ben lontana dal dormire: il cielo chiaro e la “movida”…

Giorno 2: Idea della città

Come si fa a poltrire nel letto quando c’è tanto da vedere!

Solo camminando a piedi, anche sapendo che hai a disposizione solo una giornata, puoi avvicinarti ad avere l’idea della città.

Innanzitutto è progettata in un modo stupendo – è facile orientarsi e spostarsi.

Poi è gestita molto bene – è piena di vegetazione (ovunque ci sono i profumatissimi arbusti di lillà, parchi, aiuole in fiore), pulizia perfetta, i servizi di tutti i generi e, ovviamente i monumenti curati e diversi in fase di ristrutturazione.

Camminando e visitando i “classici” – La Cattedrale di Kazan‘, La Cattedrale di Sant’Isacco e La Chiesa deI Salvatore sul Sangue Versato siamo arrivati (già un po’ sfiniti :)) fino all’Ermitage.

Bisogna dire che ovunque in città c’è la possibilità di fare o prenotare un’escursione non solo per i canali, ma anche verso i sobborghi e altro. Quindi ci siamo imbarcati anche noi (ci serviva proprio per far riposare i nostri piedi) e in un ora abbiamo percorso i canali centrali e navigato sulla Neva.

Tante informazioni, le emozioni (qualcuno si è immedesimato nel Pietro I) e la concentrazione sulla lingua russa ci hanno impegnati per un’ora intera.

Bisogna sapere che proprio il 27 maggio cade il compleanno della città di San Pietroburgo. Ci siamo capitati giusto per la festa del 320° compleanno!

La città si stava preparando per la serata – tantissime piazze ospitavano i musicisti, offrivano gli spettacoli e i balli.

A mezzanotte poi sono cominciati i fuochi d’artificio – spettacolo offerto dagli artificieri dei 10 paesi, che hanno illuminato la città fino alle 4 del mattino.

Anche la metropolitana di San Pietroburgo lavorava tutta la notte per portare miglia di persone a destinazione. Abbiamo fatto un giro anche noi per vedere sia la stazione più bella (secondo i sondaggi è la Stazione Avtovo ), sia per vedere la stazione metropolitana più profonda d’Europa – Stazione Admiraltejskaja (86 metri di profondità).

Sono ammirevoli non solo il design e i dettagli diversi di ogni stazione, ma l’idea stessa – circondare il popolo di bellezza!

E poi – la Prospettiva Nevskij! Chi ha un minimo di cultura e ha letto qualche classico russo sa, che è la via più importante e sfarzosa della città. Noi possiamo dire che noi non soltanto l’abbiamo vista, ma anche camminato sulla prospettiva in senso diretto – proprio nel bel mezzo della carreggiata a 6 corsie (in occasione dei festeggiamenti una parte della via è stata chiusa al traffico)! Era bellissimo camminare insieme nel fiume umano in festa.

In una giornata si può fare tantissimo!

Abbiamo anche avuto il modo di assaggiare la cortesia e la disponibilità degli abitanti di Spb. (non può essere una coincidenza che ci sono capitate solo le persone per bene!)

C’è ancora un’altra cosa simpatica – il mangiare (e si! – interessa a tutti). Oltre ai classici ristoranti e caffè (dove si può fare anche una classica colazione alla russa con le uova, kasha, panini, paste o altro) in tutta la città ci sono delle mense, direi dello “stampo sovietico”. E’ un punto di ristoro con tantissima scelta di piatti semplici, tradizionali e popolari, dove si mangia dall’antipasto fino al dolce e si paga veramente poco. Direi che è un punto di orgoglio per una metropoli poter avere dei posti del genere e sicuramente merita di chiamarsi una città ospitale!

Il risultato della giornata: SI! Ci siamo fatti un’idea della città e ….. abbiamo tanta voglia di ritornarci presto!!

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